19 marzo: a tutti i colleghi del mio secondo (?) lavoro

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Quella del padre è una professione difficile, per molte ragioni. Nessuno ti ha insegnato a svolgerla, quindi si migliora solo per errori e approssimazioni successive; la materia prima (specie tra i 14 e i 18 anni) è particolarmente resiliente ad ogni tipo di lavorazione; si è sempre in bilico tra l'utilizzo dell'ovatta con cera lucidante o del flessibile con lama in widia, con la quasi certezza che il risultato sarà comunque diverso dalle aspettative...
I figli sono il futuro, nostro e del Paese. E sono tra le poche cose che possiamo dire di aver veramente costruito da zero. 
Ogni tanto mi fermo a guardare da distanza di sicurezza i miei due "prodotti finiti": hanno infatti iniziato, una un bel po' di anni fa e più recentemente anche il secondo, vita autonoma. Non so se è fortuna, impegno o per un insieme di mille concause (va beh, devo riconoscere che davvero molto  ci ha messo pure l'altra metà della azienda a conduzione familiare): in sintesi, mi mette gioia pensare che quello che vedo è abbastanza simile al progetto iniziale, con alcune variazioni in corso d'opera -  casuali e non preventivabili - che hanno  reso il tutto più interessante. Con l'augurio che, prima o poi, dopo aver resistito all'inevitabile desiderio - che ogni tanto coglie tutti i padri italiani - dell'acquisto di un biglietto aereo di sola andata per l'Australia (e i papà australiani per Roma), tutti noi papà si possa dire: "Dai, guarda in fondo come è uscito fuori bene 'sto coso / 'sta cosa che abbiamo messo in cantiere.."
Buona Festa del Papà 2021

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
( padre di una femmina e di un maschio)
Claudio Lafranconi