E' PASSATO QUASI UN ANNO...

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Domenica 23 febbraio 2020

L'idea era quella di trascorrere una serata tra amici per festeggiare un compleanno, appuntamento alle 19.00 aperitivo/cena.
Dal tardo pomeriggio, però, hanno iniziato a rincorrersi le voci di una chiusura delle scuole di tutta la Lombardia a partire dal giorno successivo, in via precauzionale, tenuto conto dei primi casi Covid in regione.
La serata diventò un mix tra "forchetta in mano" e "cellulare in mano", in un continuo scambio di informazioni e aggiornamenti tra scuola, Comune di Lecco, Prefettura, Ufficio scolastico.
Alla fine la conferma: attività didattica sospesa per due settimane, scuola aperte per il personale. E via di circolari e avvisi.

Io, come tanti, ero convinto che quelle due settimane sarebbero bastate, che dopo un paio di lunedì saremmo tornati in classe. "Dopo tutto è una influenza un po' più cattiva del solito".
Non siamo più tornati in classe per quell'anno scolastico (che forse diventerà il famoso 2019/20). Ordinanza dopo ordinanza siamo arrivati a giugno. In presenza solo gli esami di maturità. Solo colloquio orale. Mascherina e igienizzante.

Oggi siamo ancora qui, a far turnare le classi tra didattica a distanza e didattica in presenza. In questi giorni riceveremo le "nuove" indicazioni per la maturità 2020/21, fotocopia - o quasi - della precedente.
In mezzo a tutto questo, in 365 giorni sempre con le orecchie alzate per cogliere ogni informazione utile, abbiamo imparato tante cose. O meglio, abbiamo preso coscienza di tante cose che avevamo dentro...

...che l'Italia è un grande Paese solidale, anche se esistono sempre - minoritari - gli idioti (come quelli che gridano alle ambulanze vuote)...

...che la Scuola, fatta di ragazzi - docenti - personale - famiglie, è una macchina immensa, che non si può e non si deve fermare, che deve sempre continuare a dare tutto quello che può, perché è quel luogo dove convivono il presente e il futuro...

...che la polemica, il problema, la difficoltà, sono sempre dietro l'angolo, ma che alla fine siamo caparbi, generosi, instancabili...

...che si possono avere idee (e ideali) diversi, ma quando la barca è una ed è di tutti, o si rema dalla stessa parte o si resterà sempre a largo, lontano dalla spiaggia che si vuole e si deve raggiungere.

Abbiamo da remare ancora un po'... ma forse quella spiaggia si comincia a intravedere.

 

prof. Andrea Rondinelli