Da oggi, 29 novembre, la Lombardia entra in zona arancione. Le Autorità preposte ci hanno detto, con il passaggio da zona rossa alla attuale, che da lunedi 30 possono riprendere le attività esclusivamente laboratoriali in presenza, come da DPCM attualmente in vigore e come da Ordinanza di Regione Lombardia.
La mia posizione sulla priorità assoluta della salute degli studenti e del Personale in servizio è nota e non c'è ragione che io la precisi nuovamente. Stando alle indicazioni ricevute, tutte valutate attentamente in conferenza di servizio con i Dirigenti scolastici della Provincia di Lecco e con la supervisione dell'Ufficio scolastico Territoriale, alcune restrizioni non hanno più ragione di essere. Il mio ruolo di funzionario dello Stato e di Dirigente scolastico è di applicare con la massima attenzione e cautela le scelte che sono state concordate in tale sede. Devo ritenere che chi è deputato al compito di presiedere la salute pubblica, la situazione sanitaria, la disponibilità e la sicurezza del trasporto locale, abbia dato indicazioni con assunzione di responsabilità.
La mia responsabilità è garantire (e infatti garantisco personalmente) che gli studenti che frequenteranno i laboratori del Fiocchi troveranno condizioni pienamente rispondenti ai protocolli vigenti e la più totale cura, da parte del Personale, affinché all'interno dell'Istituto tutte le attività siano svolte in totale sicurezza.
Agli studenti e alle famiglie chiedo altrettanta cura e attenzione: durante le settimane precedenti ho dovuto rimandare a casa studenti con evidenti sintomi parainfluenzali e malesseri potenzialmente riconducibili ad infezione da Covid-19. I genitori chiamati (anche sul posto di lavoro per venire a riprendersi il ragazzo o la ragazza) erano oltretutto al corrente delle condizioni del figlio.
Questo non è ammissibile e non verrà accettato: non si può giocare a dadi con la salute degli altri!
Combattere la pandemia è ormai come essere in guerra: di conseguenza, l'orario settimanale predisposto è un orario "di guerra", anche se sfido chiunque a formularne uno migliore, nelle condizioni date. Ci sono docenti con una quantità di ore buche da Emmental bavarese, altri hanno perso il giorno libero, altri ancora lavorano dalle 8 alle 14 senza pausa; qualche docente di sostegno si è ritrovato proiettato a dare il proprio apporto in discipline che non gli erano state assegnate. Lamentele: certo, ma quasi tutte a bassa voce.
Siamo in guerra e tutto il mio Personale l'ha capito. Gli assistenti tecnici e i collaboratori scolastici hanno tirato a lucido un Istituto che neanche da nuovo era così accogliente.
Tutto questo avrà vita breve. Si vocifera che dal 7 gennaio si tornerà in presenza anche con le discipline non laboratoriali. Il Fiocchi è già pronto. Qualcuno (ma non del Fiocchi) ci dovrà dire: "quanti studenti al giorno"; al "come " siamo già attrezzati fin d'ora.
Chiedo responsabilità, a tutti. Assicuro la mia attenzione a qualunque suggerimento migliorativo all'interno dell'Istituto o a situazioni esterne (es. affollamento o mancanza di mezzi di trasporto) che mi impegno sin d'ora a far presente nelle sedi opportune. L'ho fatto in passato, lo rifarò se necessario.
Grazie
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
prof. Claudio Lafranconi
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