Auguri a tutti gli eroi di una difficile normalità

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Ogni cittadino italiano dovrebbe inchinarsi ogni giorno, di fronte al sacrificio di medici, infermieri, operatori sanitari e soccorritori. Tutti (*) sono grati a chi - fin dall'inizio di questa pandemia - ha  rischiato, rischia e in troppi casi ha sacrificato la propria vita compiendo il proprio dovere professionale fino in fondo. In questa occasione, però, vorrei dedicare i miei auguri per le strane Festività che oggi iniziamo ad attraversare, a metà tra la speranza e l'angoscia, ad un altro genere di eroi...

... quegli gli eroi con cui ho a che fare ogni giorno.

Non ci vuole forse una buona dose di coraggio per entrare in un ambiente di 50 metri quadri, restarci cinque o sei ore armati solo di una mascherina e tanta voglia di dare ai propri studenti tutto il possibile per affrontare il futuro non solo con le competenze tecniche necessarie, ma da cittadini consapevoli?
E non ci vuole altrettanto spirito di abnegazione, quando ci si deve preparare, - raddoppiando spesso il tempo normalmente necessario per una lezione in presenza - una lezione in DaD che sia adatta a chi coglie al volo i concetti ma anche a quegli studenti che avrebbero bisogno un supporto in presenza per colmare i propri bisogni speciali?
E quanto coraggio ci vuole a tralasciare di occuparsi della propria famiglia e delle proprie faccende, per dare retta al pomeriggio, da remoto, a quello studente che ha chiesto a te, docente di cui si fida, un aiuto o anche solo un interlocutore  a cui affidare un peso troppo ingombrante per un sedicenne?
E qualcuno pensa sia facile - in era Covid - stare in officina o in laboratorio, accanto a mille studenti che, uno dopo l'altro, chiedono a te, assistente tecnico, un aiuto su come si monta il pezzo sul tornio, su quale sia il morsetto per collegare il cavo positivo, su  come si prepara il vetrino per il microscopio o perché,  - senza apparente motivo - gli si è bloccato il mouse proprio nel momento del salvataggio del volantino pubblicitario appena ideato?
Qualcuno forse sostiene che lavare alla perfezione e igienizzare un pavimento o un ambiente dove sono passate decine e decine di persone sia fatto a cuor leggero, in questi momenti?
E la fatica di rispondere anche da remoto, spesso in orari del tutto inusuali, alle istanze contenute nelle centinaia di mail che l'ufficio di Segreteria deve gestire ogni giorno, sintetizzando dati digitali e faldoni dal quasi sterminato archivio cartaceo del Fiocchi, per dare una risposta corretta e tempestiva a tutti, con l'accortezza di non mandare magari al diavolo quel docente che - legittimamente - aspetta da mesi lo stipendio per carenze o errori di altri, ma è con te che se la prende: ecco, pensate sia così facile? 
So anche quanta fatica, anche in questo caso quasi eroica, fanno i miei studenti, quelli volenterosi, intendo, quello che seguono da casa a videocamera accesa (**). Che impegno e che stress provoca studiare e ascoltare senza poter percepire tutto quel "non detto" del docente, quel sospiro, quell'occhiata, quel gesto di una mano che completa una spiegazione o ti evita un richiamo. In DaD tutto questo non esiste, quindi la fatica è almeno triplicata.

(*) Tralasciamo per decenza di commentare qui alcune voci dissonanti, giusto perché per le Feste si deve essere più buoni e perdonare.
(**) Per gli altri, quelli che in presenza o in DaD riescono magicamente ed equamente a non fare sempre nulla, gli auguri sono rinviati al giorno prima degli scrutini, specie se quest'anno si potrà evitare l'amnistia generalizzata.

E per finire, anch'io vivo direttamente o di riflesso l'eroismo vero di chi - tutti i giorni - fa il proprio dovere in azienda, in negozio, in ufficio o alla cassa di un supermercato, con una mascherina che ormai segna da mesi il volto e difeso  - quando va bene - da un plexiglas alto quaranta centimetri (e che c'è solo da sperare che a qualcosa serva anche contro la seconda mutazione inglese del maledetto virus). Eroi del quotidiano che,  accanto ai compagni della catena di montaggio, di fronte ai clienti, in cerca di un modo per confermare che l'ordine ricevuto sarà evaso - nonostante tutto -  nei tempi prestabiliti, cercando di trovare le risorse per anticipare la cassa integrazione ai propri dipendenti, vanno avanti, contribuendo a fare in modo che la vita normale continui, in un contesto di totale anomalia.

A tutti, ai miei eroi e a gli altri eroi di ogni giorno, auguri, di cuore.  logo natalizio

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
prof. Claudio Lafranconi